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Europee 2014; risultati e scenari

26 Maggio 2014
di Gianbattista Tagliani @gian2910

Parafrasando Remarque, il voto 2014 per il Parlamento Europeo, si potrebbe sintetizzare con un "Niente di nuovo sul fronte occidentale". Osservando i risultati del blocco atlantico dell'UE, i risultati attesi sono stati confermati. Solo l'Italia, dove era atteso un testa a testa PD-M5S, abbiamo assistito ad una "sorpresa".
In Francia, sommando i risultati dei due partiti d'area (UMP e FN), seppur non in coalizione, si consolida il centrodestra. L'UMP fa segnare il risultato peggiore perdendo 7 punti percentuali rispetto al 2009. I Socialisti, all'Eliseo oggi, considerando gli scandali che hanno coinvolto e coinvolgono il Pres. Hollande hanno lasciato per strada il 2.5% toccando il minimo storico. Marine Le Pen invece è riuscita a rastrellare più di 11 punti percentuali agli altri partiti oltre ai 7 persi dall'UMP. 
In Spagna i due partiti principali PP e PES hanno perso quasi la metà dei consensi ottenuti le 2009 ma hanno mantenuto invariato l'assetto parlamentare. 

Va segnalata però la crescita del fenomeno indipendentista Catalano che ha portato la Sinistra Repubblicana di Oriol Junqueras a triplicare la percentuale di voto. In Germania si è verificato l'opposto che in Spagna. I due principali partiti la CDU di Angela Merkel ed il PES di Martin Schultz sono cresciuti di oltre 6 punti . Il partito Pirata che tanto aveva stuzzicato gli analisti politici è invece rimasto al palo; +0,5% rispetto al 2009 ma 1.4% il risultato finale. L'Italia merita un approfondimento maggiore perché è il paese dove la sfida sembrava più aperta, dove si attendeva una fuga a due di PD e M5S. Invece sorprendendo molti ma non tutti è andato in fuga solo il PD di Matteo Renzi. Il Partito del Nazareno infatti è cresciuto di oltre 13 punti percentuali.
Il dato del centrodestra è sostanzialmente conforme alle attese tenuto conto delle vicende interne ai partiti. La Lega fa registrare un piccolo miracolo, superando lo sbarramento nonostante gli scandali dello scorso anno avessero quasi azzerato il partito e la visibilità mediatica sia stata piuttosto contenuta (Vedi rapporto Canale Tre su Leader e TG link ) e facendo registrare a Matteo Salvini il record di preferenze assieme a Raffaele Fitto (FI). Il risultato italiano diventa molto rilevante se letto attraverso il filtro dei giochi di potere tra potenze continentali. 
La Germania, potrebbe trovare nell'Italia, prossimo presidente di turno, il nuovo partner forte dopo la travolgente perdita di peso specifico del governo del francese Hollande.

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16 Ottobre 2014 di Gianbattista Tagliani @gian2910 This short post is meant to offer the most realistic idea of why Italy is an exception if compared to modern democracies.   Professor Gianfranco Pasquino, one of Italy’s most important political experts, explains the concept of democracy while answering to a mail sent to Coffee Break a political morning show aired by La7.  “Democracy is exactly where everybody has the right to express himself and where “somebody”, at last,  shall summarize and find the proper compromise within each position. A popular vote will then eventually approve the choice of who’s in charge.” In other words ideologies, political parties and the act of voting itself  are meaningless. Everybody is a “legislator” and everybody, even if expression of a micro minority, shall have the power to oppose or even to block  any majority’s initiative.  Why, then, should a candidate or a party aim to obtain the majority of voter’s consensus?  Gianfran

A domanda risponde. Un plauso al Ministro Bonino

29 Ottobre 2013 di Gianbattista Tagliani @gian2910 Oggi 29 Ottobre sul sito di Repubblica è stata pubblicata un'intervista al Ministro Bonino. Emma Bonino si trova a Milano per la presentazione Centro Euro Mediterraneo per le PMI (Fondazione EMDC). Incontrando la stampa si è sentita subito rivolgere delle domande sul Datagate. ( vedi vdeo ). Il Ministro ha correttamente e doverosamente precisato che non è materia di sua competenza ma della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Copasir e dei Servizi. Ha commentato i recenti sviluppi auspicando una soluzione rapida non solo nell'interesse dei soggetti spiati ma anche e soprattutto degli amici/alleati USA. Non appena un altro cronista ha incalzato il Ministro sul tema con altre domande la Bonino ha cortesemente quanto fermamente ribadito che le domande a cui avrebbe risposto sarebbero state solo quelle per le quali fosse stata competente ed in grado di fornire risposte adeguate. Piuttosto evidente è apparso lo sconforto

Interrogativi sulla Cancellieri

19 Novembre 2013 di Gianbattista Tagliani @gian2910 Ma perché Letta e Napolitano blindano Cancellieri? Non é un atto politico nei confronti del governo la sfiducia. La contestata inopportunità del ministro non ha rilevanza politica reale, se non in un paese di quaccheri, non in senso metaforico, in senso stretto. Per cui mi viene spontaneo pensare che se Premier e Presidente della Repubblica ci mettono la faccia con tanta determinazione, questo sia perché la Cancellieri é una fuoriclasse, una di cui non puoi fare a meno per realizzare il tuo piano. Però nessuno lo dice in modo particolarmente netto e chiaro. Certo, in quest'era di Inquisizione 2.0 non ci si deve esporre troppo sennò ci si compromette (Cancellieri insegna per l'appunto). Quindi, malizioso, fantastico su "altro". In ogni caso, mi spiacerebbe se non si votasse una sfiducia perché sarebbe l'occasione di un evento storico per l'Italia...un precedente per il futuro. La prima volta in cui